Incentivi fotovoltaico: quali sono quelli in vigore?

impianto fotovoltaico installato grazie agli incentivi statali in vigore
Un riepilogo delle forme incentivanti che puoi sfruttare ora in Italia per installarti l'impianto fotovoltaico in modo più conveniente. Ultimo aggiornamento il 9 gennaio 2020.

Indice dei contenuti

Incentivi Fotovoltaico 2020: la spinta per il settore delle rinnovabili.

Lo scopo degli incentivi statali è quello di favorire e spingere un settore perché strategico per una nazione. In effetti in tutto il mondo il ramo delle rinnovabili sta diventando sempre più importante, per molti urgente. Gli incentivi al fotovoltaico rendono più conveniente l’acquisto e il ritorno economico dell’investimento.

Una volta che hai acquisito il diritto ad usufruire dell’incentivo nessuno può più portartelo via, a meno che non abbia fatto le cose in modo sbagliato. In Italia ultimamente la scadenza degli incentivi corrisponde al termine dell’anno, infatti il 2019 è ormai terminato così come alcune agevolazioni. In altri casi si devono raggiungere soglie massime di contributo generale.

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Detto questo, immagino vorrai sapere quali sono gli incentivi attualmente in vigore per acquistare il tuo splendido impianto fotovoltaico. Visto che siamo entrati nell’anno 2020 certamente ti interessa capire cosa è stato approvato dal parlamento italiano. Bene, partiamo dagli incentivi nazionali per il fotovoltaico domestico.

Incentivi per casa

Già da diversi anni chi acquista l’impianto solare per casa può usufruire della detrazione fiscale del 50%. Valido sia per case singole che condomini. Questa quota si applica al valore complessivo dell’investimento, compreso di mano d’opera, sistemi di accumulo, strutture, ecc. Spesa ammissibile: fino a 96 mila euro. 

Con questa agevolazione puoi fare un impianto per casa fino a 20 kW e ti ripaghi la metà dell’impianto sotto forma di sconto sulle tasse per 10 quote annuali di pari importo. Per un dipendente significa vedersi aumentare la busta paga (in generale quella di luglio) secondo la quota annuale.

La misura che coinvolge gli impianti ad energia solare è quella delle ristrutturazioni edilizie, chiamata anche bonus ristrutturazioni.

Un esempio semplice e per capire come funziona: il mio impianto costa 10.000€. La detrazione del 50% è di 5000 euro. La quota annuale che mi ritroverò in più nella busta paga di luglio è di 500 euro per 10 anni. Un incentivo veramente molto generoso, tenuto conto che se faccio una buona scelta il mio impianto produrrà energia solare per 40 anni.

Se vuoi farti un’idea del prezzo medio di mercato degli impianti fotovoltaici troverai un articolo esaustivo seguendo questo link:

Sconto immediato del 50% con la cessione del credito

Per spingere ulteriormente il settore delle ristrutturazioni e della riqualificazione energetica, ad agosto 2019 è stato introdotto un nuovo strumento che incentiva anche gli impianti fotovoltaici. Con il cosiddetto decreto crescita si è puntato a ridurre i tempi di ammortamento. 

Infatti, recentemente è stata emanata la norma per poter cedere il credito d’imposta (credito di imposta per il fotovoltaico). Cosa significa? Lo stato italiano aveva dato l’opportunità di trasferire il credito che avresti dovuto esigere in 10 anni, tramite la detrazione fiscale, all’azienda che ti fornisce l’impianto.

Con questo sistema l’installatore ti avrebbe potuto fare subito uno sconto immediato del 50% e tu non avresti dovuto aspettare tutto quel tempo per recuperare quelle risorse. Attenzione, le aziende installatrici non erano obbligate a fornirti questo trattamento. Avresti dovuto trovarne una disponibile a farlo. Capirai che, avrebbero dovuto sobbarcarsi di un credito verso lo stato al posto tuo.

Ecco perché alcuni installatori che hanno applicato lo sconto immediato con la cessione del credito hanno avuto la necessità di aumentare il prezzo finale. Questa operazione veniva fatta anche da grandi aziende. In questo modo potevano avere più liquidità per affrontare meglio quella che per loro poteva essere una zavorra economica piuttosto onerosa.

Col passaggio al 2020 diverse cose sono cambiate. Vediamo ora quali misure incentivanti sono state prorogate e quali abrogate o eliminate.

Cosa è stato confermato dalla Legge di Bilancio e cosa no

Confermato anche per l’anno prossimo la possibilità di ottenere per gli acquirenti domestici la detrazione fiscale al 50% sugli impianti fotovoltaici. Quindi se devi acquistare il fotovoltaico per casa con il bonus fiscale non ci sono difficoltà. 

Un consiglio: organizza le cose per tempo senza aspettare la fine dell’anno. Potresti rischiare di perdere anche questa opportunità. Tutto può cambiare l’anno prossimo.

Ricorda: tetto massimo di spesa fino 96 mila euro per singola unità abitativa (da sommare ad eventuali spese per ristrutturazione). Purtroppo questa agevolazione non è stata resa stabile. Infatti è stata approvata una nuova scadenza: 31 dicembre 2020. 

Questo è quello che era già emerso durante l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze in occasione del Nadef (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza).

Inoltre Martedì 15 ottobre 2019 nel Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto-legge che inserisce le disposizioni urgenti in materia fiscale. Di conseguenza il disegno di legge relativo al Bilancio di previsione dello Stato per il 2020 prevede la conferma delle detrazioni fiscali del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia. E in questo tipo di interventi è incluso anche l’impianto fotovoltaico per le case. Ricordiamo che anche il sistema di accumulo al servizio dell’impianto solare rientra in questo genere di agevolazione.

Confermato anche l’Ecobonus per gli interventi relativi al risparmio energetico (detrazione fiscale del 65%).

Stop alla cessione del credito per il fotovoltaico domestico

Brutte notizie, poi, per la cessione del credito che non è stata confermata anche per il 2020. Con la Legge di Bilancio 2020 la cessione del credito non può essere più applicata al fotovoltaico. Da quando il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, lo stop allo sconto immediato è ora ufficiale. Questa è un’ulteriore dimostrazione che quando vengono aperte queste opportunità bisogna coglierle al volo.

Si può usufruire di questa misura solo nel caso di interventi di ristrutturazione su parti comuni di edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiori a 200 mila euro. Il che di conseguenza esclude l’applicazione agli impianti fotovoltaici domestici.

Prima che venisse cancellato il credito d’imposta per gli impianti fotovoltaici domestici, a cosa si stava pensando?

Un tetto minimo per la cessione del credito

Secondo quanto appreso da diverse fonti giornalistiche, sembra ci fosse l’intenzione di inserire un tetto minimo, al di sotto del quale non è possibile chiedere la cessione del credito. Oltre a questo era allo studio una migliore gestione di questo credito per tutelare imprese e installatori. Tutto è saltato.

Le banche avrebbero potuto supportare la cessione del credito per il fotovoltaico?

Sarebbe stata una svolta. La cosa interessante per le piccole e medie imprese poteva essere un coinvolgimento più attivo delle banche. Questo avrebbe permesso anche a piccole aziende di beneficiare della spinta di questi incentivi per il fotovoltaico, senza la necessità di essere in possesso di grandi risorse finanziarie. 

Se fossero riusciti a migliorare questa norma il mercato fotovoltaico avrebbe potuto avere un’ascesa straordinaria. Ci sarebbe stata una concorrenza più intensa e sana, tutto a beneficio dell’utente finale. In ogni caso, sfruttare il bonus fiscale del 50% è sempre un’ottima opportunità.

Superbonus Fotovoltaico: detrazione al 110% con cessione del credito d'imposta

Gli incentivi per il fotovoltaico nel 2020 hanno ricevuto una propulsione storica grazie al Superbonus. Con l’approvazione del decreto rilancio, approvato il 13 maggio 2020, gli impianti fotovoltaici domestici potrebbero spingere fortemente il mercato dell’energia solare. Lo stato italiano ha previsto una detrazione fortissima pari al 110% per tutte le spese affrontate da luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.

Questa misura eccezionale è stata presa con l’obiettivo di sostenere l’economia in tempo di COVID-19. Non solo è possibile recuperare più di quanto si è speso, ma con l’introduzione dello sconto in fattura tramite la cessione del credito il costo del fotovoltaico può essere azzerato letteralmente.

Come sempre, ci sono delle condizioni da rispettare. Questi incentivi possono essere applicati anche al fotovoltaico installato nelle case o nei condomini solo se vengono soddisfatti tutta una serie di requisiti. Scoprili leggendo l’articolo indicato di seguito. 

Incentivi per aziende

Gli incentivi per il fotovoltaico dedicati alle aziende sono diversi. Quelli più importanti e diretti che puoi utilizzare sono due. Il primo è relativo ad una misura fiscale che potevi sfruttare l’anno scorso: ammortizzare l’investimento al 130% (chiamato anche super-ammortamento). In più fino a 500 kW hai ancora la possibilità di ottenere lo scambio sul posto dal Gse. Lo scambio sul posto può essere visto come una vendita di energia a prezzi più alti rispetto al mercato elettrico.

Il tanto atteso decreto FER1

Il secondo tipo di incentivo che puoi ancora sfruttare è quello relativo al tanto atteso e agognato decreto FER1. Questo decreto “sostiene la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).”

Prevede incentivi per “la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione.” A chi si rivolge? Certamente a quelle aziende che acquistano impianti fotovoltaici di nuova costruzione superiori a 20 kW (quindi no potenziamenti).

Si può installare anche nelle aree agricole, ma solo nelle serre o su edifici a destinazione agricola, quindi non a terra. Quanto durano le finestre per ottenere gli incentivi? Un triennio: dal 2019 fino al 2021. In che modo si può accedere a questi incentivi? Per gli impianti fino a 1 megawatt compreso, tramite iscrizione a registro, mentre per gli impianti superiori a tale soglia tramite asta.

Le date per iscriversi al registro

Per potersi iscrivere nel registro è fondamentale vincere il bando di riferimento. Come indica anche il sito ufficiale del Gse i bandi verranno aperti nelle seguenti date:

  • 30 settembre 2019
  • 31 gennaio 2020
  • 31 maggio 2020
  • 30 settembre 2020
  • 31 gennaio 2021
  • 31 maggio 2021
  • 30 settembre 2021

Per partecipare devi presentare domanda entro 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando. A 90 giorni dalla data della chiusura del bando il GSE pubblica sul proprio sito la graduatoria. 

Quali parametri vengono presi in considerazione per entrare in graduatoria e aggiudicarsi gli incentivi per 20 anni?

Sono diversi, tra i quali ad esempio: impianti realizzati su discariche esaurite, cave e miniere esaurite, aree di pertinenza di discariche o siti contaminati. Tra i vari parametri per scalare la graduatoria è molto interessante anche il fatto che viene presa in considerazione l’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche. Per approfondimenti puoi consultare la normativa pubblicata in gazzetta ufficiale (GU Serie Generale n.186 del 09-08-2019). 

 

Le tariffe incentivanti del decreto FER1

Quali sono le tariffe incentivanti a cui si può accedere? Di seguito la tabella di riferimento:

Potenza kWAnniTariffa c€/kWh
20<P≤1002010,5
100<P≤1.000209
P> 1.000207

Tutto ciò che viene prodotto e immesso in rete viene incentivato. Fai attenzione però, non si tratta di una semplice moltiplicazione della tariffa di riferimento per tutti i kWh segnati in immissione. In realtà puoi proporre una riduzione di tale tariffa, o potrebbero esserci dei premi dovuti al fatto che stai sostituendo coperture contenenti amianto.

Probabilmente cominci a pensare: “ma perché mai dovrei proporre una riduzione della tariffa incentivante?” Semplice, perché anche questo è un metro di misura che influisce sui criteri di priorità nella graduatoria del registro.

Ricordati, l’impianto che verrà incentivato dovrà essere installato solo dopo aver vinto il bando e dovrà essere completato entro i termini di legge. Desideri ricevere supporto o un preventivo per la tua azienda? Clicca sul pulsante che trovi di seguito.

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Altre forme di incentivi per il fotovoltaico aziendale

Esistono anche altre forme di incentivo. Come ad esempio l’accesso al credito di imposta per il sud per le aziende che si trovano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise. 

Oppure in Emilia Romagna è stato avviato il fondo energia: finanziamenti a tasso zero per interventi legati alla green economy e un contributo a fondo perduto per spese tecniche e di progettazione.

Ancora per gli Alberghi già dal 2015 è disponibile il Tax Credit. Splendido strumento per agevolare la riqualificazione energetica delle strutture ricettive

Incentivi fotovoltaico 2020: cosa è stato confermato e cosa no per le aziende?

Aggiornato al 9 gennaio 2020

La nuova legge di bilancio non conferma il rinnovo nel prossimo triennio dell’iper-ammortamento con aliquota del 170% e del super-ammortamento al 130%. 

A meno che non abbia “prenotato” l’acquisto nel 2019. E cioè con:

  • ordine confermato dal fornitore;
  • versamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.

Ora è stato inserito un nuovo credito di imposta. Si tratterà di una nuova maggiorazione, prevista dal piano Industria 4.0 – Impresa 4.0. Per ulteriori dettagli vedi: Fotovoltaico per Aziende nel 2020: quali incentivi puoi sfruttare?

Il credito di imposta per il sud: prorogato anche per il 2020

Questa forma di agevolazione è stata usata diverse volte nell’installazione di impianti fotovoltaici. Abbiamo documentato un’acquisto fatto proprio con il supporto di questo incentivo in questo articolo. Esperienza che può esserti utile per capire come muoverti.

La nuova scadenza è stata fissata per il 31 dicembre 2020. Questo credito di imposta può essere utilizzato per l’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Legge di bilancio e incentivi al fotovoltaico: l'iter parlamentare per l'approvazione

Per avere l’approvazione della legge di Bilancio sono necessari diversi passaggi. Il 20 di ottobre il Governo deve presentare al Parlamento il disegno di Legge di Bilancio. Quindi la manovra finanziaria triennale che va dal 2020 fino al 2023. E su questo ci siamo. Il Documento Programmatico di Bilancio per il 2020 (Draft Budgetary Plan) è stato trasmesso alla Commissione Ue il 16 ottobre 2019.

Considera infatti che in questo frangente l’Unione Europea deve verificarne le coperture finanziarie e il rispetto dei vincoli di bilancio. Entro il 30 novembre deve fornire la propria risposta. 

Successivamente dopo la sessione parlamentare la Legge 2020 potrà essere approvata entro il 31 dicembre 2019, così come è avvenuto il 27 dicembre. Quando poi verrà pubblicata in Gazzetta ufficiale allora potrà essere considerata concretamente in vigore. 

Per approfondimenti scarica il testo approvato della legge di bilancio per il 2020.

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Non dimenticare che gli impianti che producono energia dal sole possono essere acquistati applicando l’Iva agevolata del 10%.

Gli strumenti incentivanti in Italia sono molteplici e per riuscire ad ottenere quelli giusti bisogna districarsi spesso con una burocrazia a volte necessaria ad evitare distorsioni di mercato. Altre volte, invece, è eccessiva anche se si sono fatti molti passi in avanti.  

La buona notizia è che i nostri partners lavorano su questo fronte tutti i giorni. Riescono con successo ad aiutare migliaia di utenti ad ottenere gli incentivi previsti. Ti serve una mano per avviare le pratiche per gli incentivi? Clicca qui sotto, ti faremo aiutare prontamente dai nostri professionisti partner.

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Luigi Schirru
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Sono un appassionato di fotovoltaico da più di 15 anni. Amo trasformare difficili informazioni tecniche in un linguaggio comprensibile a tutti. Tra le mie collaborazioni sono orgoglioso di quelle che ho avuto con: SunPower (con cui ho scritto alcuni articoli), aziende del gruppo E.ON, aziende del gruppo Enel