È tutto pronto. Finalmente dalle ore 12.00 del 4 marzo 2022, fino alle ore 17.00 del 4 aprile 2022, sarà possibile compilare le domande di accesso al credito d’imposta e dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese turistiche. Lo ha comunicato nei giorni scorsi il ministero del Turismo. Per inviare le domande, basterà semplicemente accedere alla piattaforma informatica del sito istituzionale Invitalia, disponibile a questo link.
IN PRINCIPIO…
Tutto ha avuto inizio lo scorso 6 novembre 2021, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Il testo sarebbe poi entrato in vigore il giorno successivo. All’interno del documento c’erano proprio importanti novità per le imprese turistiche. Veniva infatti introdotto un bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica delle strutture, sulla falsa riga del Superbonus. Solo che, in questo caso, la percentuale è dell’80%. In particolare, il decreto prevede un credito d’imposta per gli interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024. In aggiunta al credito d’imposta sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40.000 euro che possono essere aumentati in casi particolari. È il caso di interventi di digitalizzazione e di innovazione delle strutture.
I BENEFICIARI
Ma chi potrà beneficiare del credito d’imposta? Il bonus alberghi potrà essere utilizzato dalle imprese alberghiere, agriturismi, altre imprese del comparto turistico, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, termali, porti turistici e parchi tematici. Come per il Superbonus al 110%, il credito d’imposta maturato si potrà cedere ad altri soggetti, come ad esempio banche ed istituti finanziari, e dovrà essere utilizzato entro il 2024. I contributi verranno però erogati in funzione dell’ordine cronologico delle richieste, fino ad esaurimento dei fondi.
GLI INTERVENTI
Inizialmente il decreto prevedeva, tra gli interventi finanziabili, opere per l’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, per la riqualificazione antisismica, per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per la manutenzione edilizia. E ancora, erano ammessi gli interventi per la realizzazione di piscine termali e quelli relativi alla digitalizzazione. A febbraio, poi, il ministero del Turismo ha comunicato l’ampliamento degli interventi che possono beneficiare dell’agevolazione. Nelle spese ammissibili per il credito d’imposta all’80% sono quindi rientrati anche l’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo dell’energia prodotta dal solare e le spese per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
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