Quando si pensa agli ambiti di applicazione del fotovoltaico spesso si associa la tecnologia agli impianti sui tetti di case, edifici e capannoni, oppure destinati alle grandi centrali installate a terra. In pochi tuttavia sanno che il solare viene da tempo studiato e migliorato anche per applicazioni aerospaziali. Con diverse novità che riguardano specialmente le celle fotovoltaiche. Nei giorni scorsi, ad esempio, il produttore aerospaziale statunitense Rocket Lab United States ha lanciato una nuova cella solare spaziale. Il prodotto sfrutta una tecnologia del produttore Solaero, acquisito lo scorso dicembre proprio da Rocket Lab.
EFFICIENZA DEL 33%
La nuova cella, chiamata IMM-β, deriva dallo sviluppo di una cella solare metamorfica capovolta a base di fosfuro di gallio indio (InGaP) e arseniuro di gallio (GaAs). La cella è stata sviluppata da Solaero in collaborazione con gli scienziati del Laboratorio nazionale per le energie rinnovabili del dipartimento Energia degli USA. Una delle caratteristiche è l’efficienza elevatissima. Secondo i primi test, infatti, una volta prodotta la cella potrebbe raggiungere un’efficienza del 33,3%. Un punto percentuale in più rispetto al 32% stabilito per la cella l’IMM-α.
AMBITI DI APPLICAZIONE DEL FOTOVOLTAICO NELLO SPAZIO
La nuova cella può essere utilizzata in applicazioni spaziali, che siano civili, militari o commerciali. I prodotti dovrebbero essere disponibili su scala commerciale nei prossimi mesi. «In collaborazione con i nostri colleghi dell’Air Force Research Laboratory», spiega Brad Clevenger, Ceo di Solaero, «non stiamo solo commercializzando la cella solare spaziale più efficiente e più leggera del mondo, ma lo stiamo facendo a uno dei costi più convenienti di qualsiasi tipo di innovazione IMM».
Le celle saranno realizzate in uno stabilimento di produzione da 11mila metri quadrati di Solaero ad Albuquerque, nel New Mexico.
INTANTO IN ITALIA…
Nei mesi scorsi anche dall’Italia sono arrivate importanti novità. Midsummer Italia, società controllata dallo sviluppatore svedese di celle solari a film sottile Midsummer, aveva infatti siglato un accordo di cooperazione con il Consorzio di ricerca Hypatia. Quest’ultimo è da sempre focalizzato su progetti di ricerca avanzata nei settori dell’esplorazione spaziale, del monitoraggio dei dati ambientali, dello sviluppo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate.
Il Consorzio Hypatia adotterà una versione speciale delle celle Cigs a film sottile dell’azienda. Queste saranno destinate a una serie di progetti, in particolare per un test spaziale nella stratosfera previsto a ottobre 2022. Il prossimo autunno, infatti, sono previsti dei lanci nella stratosfera fino a 25 km di altezza, per studiare il comportamento di alcune tecnologie. Questo esperimento porterà in quota un payload del Consorzio Hypatia, costituito da nuove celle monitorate in temperatura ed efficienza lungo tutto il volo. In questo modo si potrà studiare il comportamento in atmosfera.
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