L’efficienza e il risparmio energetico degli edifici sono aspetti decisamente più apprezzati dal popolo italiano rispetto a qualche anno fa. Frutto di una maggiore conoscenza dei temi e di una spiccata sensibilità verso temi tra cui sostenibilità ambientale e lotta ai cambiamenti climatici, oggi per la maggior parte dei cittadini del bel Paese le abitazioni rivestono un ruolo significativo in un’ottica di decarbonizzazione. E infatti un numero importante di cittadini acquisterebbe, o affitterebbe, case efficienti dal punto di vista energetico.
IL SONDAGGIO
A confermarlo è un sondaggio pubblicato da YouGov e diffuso dall’Ufficio stampa e Comunicazione di Kyoto Club. La raccolta dati, realizzata per la Fondazione Europea per il Clima (European Climate Foundation), ha coinvolto le persone in Italia che intendono affittare o acquistare un immobile nei prossimi cinque anni. I dati mostrano che gli italiani apprezzano molto le case efficienti dal punto di vista energetico, in particolare perché garantiscono un netto taglio delle bollette, tema alquanto caldo in queste ultime settimane, e perché salvaguardano l’ambiente. Inoltre, sia gli affittuari che i proprietari di case sono d’accordo sulla necessità di una regolamentazione volta a ridurre l’impatto degli edifici sul cambiamento climatico.
I RISULTATI
Vediamo ora i risultati del sondaggio. Innanzitutto emerge come il 95% degli intervistati sia favorevole all’acquisto o all’affitto di una proprietà che sia efficiente dal punto di vista energetico. Gli intervistati che attribuiscono importanza al fatto di avere una casa ad alta efficienza energetica hanno dichiarato che è un vantaggio per l’ambiente (44%) e riduce le bollette energetiche (43%). Tuttavia, il parco immobiliare attuale non soddisfa questa domanda. Il 65% degli intervistati afferma infatti che non ci sono molte proprietà efficienti disponibili sul mercato.
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Inoltre, l’85% degli intervistati chiede che tutti i nuovi edifici dovranno essere ad altissima efficienza energetica e con sistemi di riscaldamento puliti. Inoltre, l’88% ha detto che gli Attestati di Prestazione Energetica, e quindi i documenti che sintetizzano le prestazioni energetiche degli edifici, sono molto utili. Questo dato è significativo: Il 54% degli intervistati, infatti, ha detto che trova poca o nessuna informazione sull’efficienza energetica degli edifici da poter esaminare.
SEGUIRE L’ESEMPIO DEL REGNO UNITO
Come avere più edifici efficienti da un punto di vista energetico? Innanzitutto smaltendo i vecchi dispositivi per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici molto più efficienti. Le vecchie caldaie a metano, gpl e gasolio sono infatti tra i principali responsabili delle emissioni inquinanti in Italia.
«Per centrare gli obiettivi europei di riduzione del 55% in dieci anni, serve puntare sulla decarbonizzazione del sistema energetico italiano anche attraverso la graduale rottamazione dei dispositivi di riscaldamento a metano, gpl e gasolio», è la dichiarazione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club. «Per questo chiediamo di accelerare la dismissione graduale delle caldaie tradizionali e favorire così lo sviluppo di dispositivi ancora più efficienti».
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