Quanto può farmi risparmiare un impianto fotovoltaico sulla bolletta?

voci di spesa energetica su cui si può risparmiare
Può essere importante capire meglio la bolletta energetica, così che puoi ragionare meglio su come risparmiare su una spesa sempre più importante nel bilancio della tua famiglia.

Una simulazione realistica basata su una bolletta reale e su un consumo tipico di una piccola famiglia

Capire una bolletta elettrica non è sempre un’impresa facile. Vorrebbero semplificare le cose, ma in realtà l’impressione è che si nascondano costi raggruppati in poche voci.

Può essere importante capire meglio la bolletta energetica, così che puoi ragionare meglio su come risparmiare su una spesa sempre più importante nel bilancio della tua famiglia. 

Secondo i dati forniti dall’Autorita (AAEGSI ora chiamata ARERA) il costo dell’energia per un utente domestico medio in soli 10 anni è aumentato da € 0.12 per ogni kWh (2004) fino ad arrivare ad un costo di € 0.19 (2015 – vedi grafico), e nel 2018 il costo ha superato € 0.20 per ogni kWh. Un aumento che supera il 60%.

Ora, le bollette di luce e gas incidono ampiamente nel bilancio delle famiglie e, nonostante periodi di flessione, il trend è comunque sempre al rialzo

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È arrivato il momento che pensi seriamente a come tagliare la tua bolletta. L’impianto fotovoltaico ha aiutato e protetto molti consumatori di energia. Si, ma comunque anche il sistema solare fotovoltaico ha i suoi costi e quindi la domanda è: nel mio caso il fotovoltaico conviene?

Per rispondere a questa domanda devi fare un confronto: devi verificare i costi e i ricavi di questa operazione. Sei d’accordo? Una volta che capisci quanto puoi risparmiare dal tuo impianto fotovoltaico allora sei in grado di capire se ti conviene oppure no.

I risultati che abbiamo ottenuto da questa simulazione è di un ritorno economico totale di € 24.551,40 a fronte di una spesa di € 3.000,00 (al netto del bonus fiscale ancora in vigore nel 2024) con un impianto fotovoltaico da 3 kW.

Quindi un impianto fotovoltaico potrebbe ripagarsi oltre 8 volte il suo costo. Ma come siamo arrivati a questa conclusione?

Seguici passo-passo, cercheremo di spiegarti in modo semplice quali calcoli e ragionamenti ci hanno portato a questa conclusione. Lo abbiamo fatto usando i prezzi della luce prima dei grandi aumenti. Quindi la simulazione è decisamente prudente. 

Devi distinguere i costi fissi da quelli variabili della tua bolletta

 

Questo è un passaggio fondamentale se non scegli la soluzione drastica di staccarti completamente dalla rete, un passaggio che andrebbe fatto in modo graduale e con il supporto di tencnici esperti sull’indipendenza energetica. Ad ogni modo poniamo il caso che vuoi installarti un impianto fotovoltaico grid connected (connesso con la rete elettrica).

Perché devi distinguere le quote fisse da quelle variabili? Semplice, i pannelli solari fotovoltaici potranno farti risparmiare solo sulla quota variabile.

Ora prendiamo il caso di questa bolletta elettrica arrivata recentemente a questa famiglia, proprio quella che vedi nella foto di copertina. Quali sono i valori che dipendono dai kWh consumati? Non corrisponde al TOTALE DA PAGARE (105,60€, che comprende anche il Canone Tv)

Dobbiamo prendere in considerazione tutte le voci che sono legate al consumo del kilowattora, quei costi dove più “gira” il nostro contatore e più paghiamo. Bene, ora elenchiamo i costi che possiamo tagliare:

Spese per la materia energia: € 45,12
Oneri di Sistema: € 19,02
Accisa: € 5,65
Tutti questi importi che abbiamo indicato dipendono direttamente dai prelievi di energia. Il totale è di € 69,79. A questo importo dobbiamo applicare l’Iva al 10% e arriviamo a 76,76€.

Quindi quello che sta pagando il nostro consumatore per 489 kWh, con tariffa residente e potenza contrattuale da 3 kW, è di € 76,76 per la quota variabile e di € 28,84 di quota fissa (quest’ultima quota non la consideriamo perché non possiamo ridurla in alcun modo). Ci sono dei minimi importi che per semplicità non prendiamo in considerazione e che comunque non influiscono significativamente sul risultato.

Bene, ora che abbiamo scoperto che la quota variabile ci costa 76,76€ dobbiamo dividerla per 489 kWh per scoprire quanto ci costa ogni singolo chilowattora. Ora prendi la calcolatrice e fai questa semplice operazione. Fatto? Dovresti aver trovato un importo di 0,1569€. Questo è l’importo che potresti risparmiare ogni volta che non richiedi energia dalla rete perché te lo autoproduci.

Su cosa ti fa risparmiare un impianto fotovoltaico domestico

 

Prendiamo il caso si decida di installare il classico impianto da 3 kWp. A seconda del sito di installazione, della sua inclinazione e direzione può produrre in Italia oltre 4000 kWh in un anno.

Un impianto fotovoltaico può darti annualmente almeno tre ricavi. Le fonti di risparmio possono essere queste:

  1. Autoconsumo: energia prelevata direttamente dalla produzione fotovoltaica;
  2. Risparmio sul gas, con opportuni adeguamenti;
  3. Scambio sul posto, per l’energia immessa in rete.

Autoconsumo. L’energia elettrica consumata direttamente dal sistema fotovoltaico e non dalla rete. Solitamente si considera che il 30% prodotto dal solare venga consumato direttamente. Il 30% di 4000 kWh è 1200 kWh. Quanto valgono 1200 kWh risparmiate? 

Abbiamo detto prima che il prezzo di ogni kilowattora è di 0.1569€. Quindi il risparmio totale in un anno è di € 188,38 (1200 x 0.1569). Attenzione questo valore si può migliorare notevolmente se ti abitui a consumare subito l’energia che il fotovoltaico produce.

Risparmio del gas per produrre acqua calda. Questa è l’operazione più semplice. In questa famiglia ad esempio la spesa da tagliare è di circa 500€ utilizzando 1500 kWh dal fotovoltaico e sostituendo la caldaia con uno scaldabagno elettrico che faremo lavorare proprio negli orari di maggior produzione di energia solare. 

Oppure posso optare questa sostituzione con uno scalda acqua a pompa di calore (in questo caso il prelievo dal fotovoltaico scende a 400-500 kWh).

Potremmo cercare di risparmiare anche sulla spesa del gas per il riscaldamento, adeguando opportunamente gli impianti e aumentando la taglia del fotovoltaico, ma in questo caso non ne teniamo conto nei nostri calcoli.

Scambio sul posto. L’energia che non uso per l’acqua calda (1500 kWh circa) e nemmeno per i consumi energetici immediati (1200 kWh) viene ceduta alla rete. Quindi ciò che rimane, 1300 kWh, viene venduta alla rete ad un prezzo inferiore rispetto a quello che paghiamo noi, si calcola una media di 0.10 €/kWh, questo perché lo “scambio sul posto” non tiene conto degli oneri di sistema. Quindi cosa posso aspettarmi dalla cessione di energia alla rete? 

1300 kWh x 0.10€ = € 130,00.
Ora che abbiamo identificato i 3 ricavi annuali non dobbiamo fare altro che sommarli:

  • 188,38 (per l’autoconsumo diretto dai pannelli solari),
  • +500€ (gas acqua calda),
  • +130,00 (per l’energia immessa in rete)

Totale ricavo annuale: € 818,38

Basta ora capire quanto durano i pannelli fotovoltaici per avere un’idea chiara di quanto può renderci il nostro impianto.

È ormai assodato che i pannelli durano almeno 30 anni se fai una scelta attenta. Roman Rudel, Direttore dell’Istituto di sostenibilità applicata all’ambiente presenta il primo impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica a livello europeo costruito presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). 

L’impianto è stato messo in servizio nel maggio 1982, sono passati ormai più di 35 anni!