Dal 2024 ad oggi la tecnologia fotovoltaica ha registrato un forte calo dei prezzi di alcuni componenti che hanno reso gli investimenti ancora più accattivanti, indipendentemente dalla presenza o meno di incentivi. Questo calo ha interessato in particolare i moduli, che agli inizi del 2024 avevano raggiunto i minimi storici (tra 0,07 e 0,09 dollari per Watt) per un fenomeno di sovrapproduzione di polisilicio in Cina, aggravato dal rallentamento della domanda di nuovi impianti a livello globale.
Tant’è che nella seconda metà del 2024, il ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica cinese aveva proposto una revisione delle norme per l’industria manifatturiera relativa al solare per attenuare i rischi di un’espansione incontrollata della capacità produttiva.
L’obiettivo era quello di eliminare gradualmente linee di produzione più obsolete e promuovere uno sviluppo di qualità del settore. A questa iniziativa si aggiungeva poi quella della China Photovoltaic Industry Association che aveva definito un prezzo base per la vendita di moduli fotovoltaici, fissandolo a 0,68 yuan per Watt (Ne parlavamo nell’articolo “Prezzi al rialzo dei moduli fotovoltaici dal 2025?”.
Inversione di tendenza
Nell’ultimo anno e mezzo gli sviluppatori di impianti fotovoltaici hanno quindi beneficiato di prodotti a basso costo, fattore che ha dato un boost alle nuove installazioni ma che allo stesso tempo ha impattato negativamente sui margini e sui ricavi dei principali produttori. Sembra però che il vento stia per cambiare.
Dopo alcuni timidi segnali di rialzo dei prezzi dei moduli nei primi mesi del 2025, verso la fine dell’anno i listini potrebbero crescere ulteriormente.
Secondo quanto emerge da un recente report di Wood Mackenzie dal titolo “Policy Pivot and Supply Cuts Signal Higher Solar and Storage Prices in Q4 2025“, nel quarto e ultimo trimestre del 2025 il prezzo dei moduli potrebbe crescere del 9%. Sarebbero tre i fattori determinanti di questa crescita.
Da una parte il consolidamento della produzione di polisilicio; dall’altra, i tagli alla produzione lungo tutta la catena del valore, che garantirà meno offerta, a fronte di una domanda che continua a crescere a livello globale; infine, la cancellazione del rimborso IVA del 13% sulle esportazioni di moduli dalla Cina.
Secondo il rapporto, i produttori di polisilicio stanno operando con tassi di utilizzo tra il 55 e il 70%, percentuale anche più bassa per i produttori di celle e moduli (55 e 60%). Wood Mackenzie ha aggiunto che l’eliminazione del rimborso IVA del 13% sulle esportazioni influirà anche sui prezzi delle batterie, che dovrebbero aumentare di una percentuale simile.
È il momento di investire
Nelle prossime settimane queste dinamiche globali potrebbero farsi sentire anche sul nostro mercato, ma in maniera differente se si considerano i tre principali segmenti: residenziale, commerciale e utility scale. C’è un aspetto in comune: in tutti e tre i casi, questo potrebbe essere il momento migliore per investire e beneficiare di listini ancora favorevoli.
In ambito residenziale, un incremento del prezzo dei moduli del 9% potrebbe non sbilanciare così tanto la spesa come accade invece sui grandi impianti. Tuttavia, questo leggero aumento, legato alle incertezze relative alla conferma delle detrazioni fiscali al 50% anche per il prossimo anno, potrebbero portare a una corsa alle installazioni.
Situazione leggermente differente per la taglia commerciale e industriale, dove l’incremento, seppur leggero, dovrebbe comunque spingere gli imprenditori a investire per beneficiare di prezzi ancora bassi.
Ricordiamo che nell’ambito delle PMI ci sono meccanismi di sostegno (Transizione 5.0, FER X e comunità energetiche) che per la loro complessità hanno creato confusione e un forte rallentamento della domanda.
Tutta un’altra storia sul fronte utility scale, dove sviluppatori e investitori sono fortemente focalizzati sul prezzo e dove una minima oscillazione potrebbe far slittare interi progetti. Anche in questo caso, il FER X Transitorio sta tenendo banco, ma bisognerà capire se da qui alla fine dell’anno ci saranno corse alle installazioni per rientrare ancora in prezzi bassi e convenienti.





