Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione, probabilmente hai già sentito parlare del RID (Ritiro Dedicato) del GSE.
Si tratta di un servizio offerto dal Gestore dei Servizi Energetici che ti permette di vendere l’energia elettrica prodotta in eccesso e immessa nella rete nazionale. È una formula semplificata, alternativa al libero mercato, pensata per piccoli produttori.
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In questa guida ti spieghiamo in modo chiaro cos’è il Ritiro Dedicato del GSE, come funziona, chi può accedervi e quali sono i prezzi aggiornati al 2025.
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Ritiro Dedicato del GSE: di cosa parliamo
Il Ritiro Dedicato o RID è un servizio attivo dal 2008 che ti consente di cedere al GSE l’energia elettrica prodotta dal tuo impianto e non autoconsumata, in cambio di un corrispettivo economico per ogni kWh immesso in rete.
È una formula pensata per semplificare la gestione e la vendita dell’energia, che ti solleva dall’onere di doverti occupare direttamente della contrattazione con il mercato elettrico.
È compatibile con molti impianti fotovoltaici domestici, ma non può essere usato insieme al servizio di Scambio sul Posto e nemmeno cumulato agli incentivi con tariffa onnicomprensiva (come i vecchi Conti Energia). D’altra parte è perfettamente compatibile con le tariffe incentivanti delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili).
Chi può accedere al RID del GSE
Se sei un privato cittadino con un impianto fotovoltaico residenziale, è molto probabilmente che tu possa aderire al Ritiro Dedicato del GSE.
Ecco i requisiti principali per accedere al servizio:
- Impianto alimentato da fonte rinnovabile (es. pannelli solari fotovoltaici);
- Potenza nominale fino a 10 MVA (ben al di sopra dei valori tipici per un impianto domestico);
- Nessuna sovrapposizione con incentivi a tariffa onnicomprensiva;
- Non usufruire del servizio di Scambio sul Posto.
Se il tuo impianto è stato incentivato con il Quarto o Quinto Conto Energia, in particolare con tariffa onnicomprensiva, il RID non è compatibile.
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Come si fa ad attivare il RID
È possibile attivare il servizio di Ritiro Dedicato del GSE solo in due modi:
- Modello Unico (procedura semplificata) – è pensato per impianti fotovoltaici fino a 200 kW già connessi a punti di prelievo attivi in bassa o media tensione, e installati su tetti o strutture esterne. Il grande vantaggio è che devi interagire solo con il tuo gestore di rete, che invierà i dati al GSE. Il contratto si attiva automaticamente con l’attivazione della connessione;
- Modalità standard – se non rientri nei casi sopra, puoi fare richiesta direttamente sul portale RID del GSE entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto, compilando i dati richiesti.
In entrambi i casi, il contratto ha durata annuale e si rinnova automaticamente. Puoi comunque sempre recedere con 60 giorni di preavviso.
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Il Modello Unico da utilizzare nel 2025 per la procedura semplificata è stato pubblicato dal GSE in data 11 giugno 2025. Puoi trovare qui la Parte I da inviare prima dei lavori, e qui la Parte II da inviare dopo i lavori.
Ritiro Dedicato GSE: Prezzi 2025
Quando attivi il RID, puoi scegliere tra due modalità di remunerazione:
- Prezzo Zonale Orario (PO), ovvero il prezzo di mercato dell’energia nella tua area geografica, che varia ogni ora. Nel primo trimestre del 2025, il PO medio per impianti rinnovabili è stato di circa 13,7 centesimi di euro/kWh, in aumento rispetto ai 10,8 centesimi medi del 2024;
- Prezzo Minimo Garantito (PMG), ovvero un prezzo fisso stabilito annualmente da ARERA, pensato per piccoli impianti rinnovabili non incentivati fino a 1 MW. Nel 2025 è pari a 4,68 centesimi di euro/kWh per i primi 1.500.000 kWh annui. Se il Prezzo Zonale Orario supera il PMG, riceverai un conguaglio a tuo favore. In sintesi, se il PO è più alto del PMG, ti verrà riconosciuto il prezzo più vantaggioso tra i due.
Puoi consultare qui i Prezzi medi mensili 2025 per fascia oraria e zona di mercato, mentre qui puoi trovare i Prezzi minimi garantiti per il 2025.
Pagamenti e oneri per il RID
Con il Ritiro Dedicato del GSE il pagamento avviene ogni mese, ma con due mesi di ritardo rispetto a quando è stata venduta l’energia. Ad esempio, l’energia ceduta a giugno viene pagata entro la fine del mese di agosto.
I compensi ottenuti vanno dichiarati come “redditi diversi” nel Quadro D del 730 o nel Quadro RL del Modello Redditi PF.
Dal 2026, questi redditi saranno trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate e compariranno nella dichiarazione precompilata.
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È prevista inoltre la corresponsione al GSE di una tariffa annuale a copertura degli oneri di gestione, che varia in base alla potenza dell’impianto che hai installato. Sono comunque esenti dalla tariffa annuale gli impianti con potenza fino a 3 kW.
Curiosità: per chi installa l’impianto fotovoltaico usufruendo degli incentivi del Superbonus, è sempre obbligatorio sottoscrivere il contratto di RID.
Anche se meno generoso dello Scambio sul Posto anche il regime del Ritiro Dedicato è un incentivo interessante. Se fossi costretto a scegliere questo tipo di vendita le batterie per fotovoltaico potrebbero essere ancora più convenienti.