Se stai pensando di installare un impianto per il riscaldamento a pavimento in casa, devi sicuramente considerare di abbinarlo ad una pompa di calore.
Questa è oggi infatti la scelta più efficiente e sostenibile per alimentare gli impianti radianti domestici, ed è capace di ridurre notevolmente i consumi rispetto alle caldaie tradizionali.
Vediamo di seguito come funziona la pompa di calore abbinata al riscaldamento a pavimento, quali tipologie esistono, come scegliere quella giusta e quali vantaggi concreti puoi ottenere.
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Pompa di calore per riscaldamento a pavimento: come funziona
Il riscaldamento a pavimento è un sistema a bassa temperatura: l’acqua che scorre nei tubi annegati nel massetto si mantiene intorno ai 30-35 °C, molto meno dei 60-70 °C dei termosifoni.
È proprio per questo che la pompa di calore è il generatore ideale, perché è in grado di produrre acqua tiepida in modo estremamente efficiente.
La pompa di calore, alimentata da energia elettrica, estrae calore da una sorgente esterna (aria, acqua o terreno) e lo trasferisce all’acqua che circola nel pavimento radiante. Grazie ad un circuito termodinamico con compressore e gas refrigerante, riesce a fornire più energia termica di quella elettrica consumata.
Il rendimento della pompa di calore per il riscaldamento a pavimento si misura con il COP (Coefficient of Performance): per esempio, un COP 4 significa che per ogni kWh elettrico consumato, la pompa genera 4 kWh di calore.
Il COP è particolarmente alto proprio alle basse temperature di mandata richieste dal riscaldamento a pavimento, quindi l’abbinamento risulta ideale.
Inoltre, la pompa di calore può lavorare in modo continuo e modulante, mantenendo costante la temperatura del riscaldamento pavimento, che rilascia calore in modo uniforme per tutta la casa.
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Tipologie e criteri di scelta in ambito domestico
Nel contesto residenziale, le pompe di calore aria-acqua sono le più diffuse e convenienti: captano calore dall’aria esterna e lo trasferiscono all’acqua del circuito radiante.
Sono ideali per abitazioni nuove o per quelle ristrutturate con un buon grado di isolamento termico. In caso di ristrutturazione, peraltro, per l’installazione della pompa di calore si può beneficiare degli incentivi del GSE.
Le pompe di calore geotermiche (acqua-acqua o terreno-acqua) offrono invece rendimenti superiori e grande silenziosità, ma richiedono perforazioni o scambiatori nel terreno, quindi anche costi e pratiche maggiori.
Quando scegli una pompa di calore per riscaldamento a pavimento, devi considerare soprattutto:
- Efficienza stagionale (SCOP): indica il rendimento medio in un anno di riscaldamento. Più è alto, più risparmi;
- Potenza termica: dev’essere calcolata in base alle dispersioni della casa. Una pompa troppo grande o troppo piccola riduce l’efficienza;
- Rumorosità e posizione dell’unità esterna: dettaglio particolarmente importante nelle zone residenziali;
- Regolazione climatica: essenziale per adattare automaticamente la temperatura dell’acqua in base al clima esterno;
- Possibilità di integrazione con impianto fotovoltaico: una pompa di calore abbinata ai pannelli solari fotovoltaici permette di autoconsumare l’energia prodotta, riducendo notevolmente i costi dell’energia. I costi si riducono ulteriormente se si installa un fotovoltaico con accumulo, ovvero dotato di batterie di accumulo che permettono di immagazzinare l’elettricità.
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Vantaggi concreti e gestione ottimale
Per il riscaldamento a pavimento, l’abbinamento con una pompa di calore garantisce vantaggi evidenti:
- Efficienza elevata e bollette ridotte, grazie alle basse temperature di esercizio;
- Comfort costante: niente sbalzi, solo calore diffuso e naturale;
- Assenza di fumi e canna fumaria, quindi più sicurezza e aria pulita;
- Compatibilità con il raffrescamento estivo, se abbinata ad un sistema di deumidificazione;
- Sostenibilità ambientale: riduce drasticamente le emissioni di CO₂, specie se alimentata con energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico.
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Per mantenere l’impianto efficiente a lungo, ti consigliamo di:
- Lasciar lavorare la pompa in modo continuo, senza accensioni e spegnimenti frequenti;
- Mantenere la temperatura di mandata bassa e stabile;
- Far controllare periodicamente il circuito e i filtri da un tecnico abilitato.
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