Superbonus 110% e fotovoltaico: cosa devi fare per sfruttare l’incentivo?

tutto quello che ti serve per avvalerti del superbonus sul fotovoltaico
Con l'approvazione del DL Rilancio il Superbonus del 110% è applicabile anche al fotovoltaico e ai sistemi di accumulo. Ci sono però delle condizioni da rispettare. Quali? Leggile in questo articolo costantemente aggiornato.
Tabella dei Contenuti
 
Il Superbonus al 110 per cento può essere applicato al fotovoltaico con accumulo.
 
Cosa significa? In pratica, a fronte di un costo complessivo puoi portare in detrazione fiscale il 110%. Quindi se spendi 100 potresti recuperare il 110!
 
Cosa rende ancora più interessante questa misura? La possibilità di poter cedere il credito di imposta. Molti trovano particolarmente comodo farsi applicare uno sconto immediato in fattura.
 
In quest’ultimo caso l’appaltatore si fa carico di recuperare il credito fiscale. Cosa potresti pagare? In realtà, ti fai installare l’impianto tecnologico senza doverne anticipare il costo.
 
Il credito di imposta può essere liquidato man mano che vengono eseguiti i lavori. Lo stato di avanzamento lavori (SAL), è certamente un ulteriore sostegno per le aziende.
 
Comunque non è facile poter ottenere questo bonus, bisogna soddisfare una serie di requisiti.

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Superbonus e fotovoltaico: differenza con vecchi incentivi

Come è stato dichiarato anche nella conferenza stampa del Consiglio dei Ministri, si tratterà di un “investimento” del tutto gratuito per i proprietari di casa. 

Questa opportunità per gli utenti domestici sembra molto più appetibile del vecchio Conto Energia. 

Si, perché con il vecchio Conto Energia dovevi avere un esborso iniziale piuttosto oneroso. 

Col passare del tempo gli incentivi ti avrebbero poi ripagato l’impianto e permesso di avere un guadagno interessante.

Il superbonus al 110% è quindi molto più interessante, ma se non presti attenzione a diversi aspetti importanti potrebbero crearsi dei problemi. 

Potresti dover restituire l’ammontare di tutta la spesa con tanto di sanzioni e interessi a seguito di successivi controlli effettuati da parte dell’Enea o dell’Agenzia delle Entrate. 

Ma se farai le cose con il giusto criterio tutto andrà bene. Quindi ora concentrati attentamente sui passaggi che ti indichiamo di seguito. 

Cosa è il superbonus al 110%

Con questa misura incentivante puoi avere la detrazione fiscale al 110% spalmato in 5 anni sulla spesa massima ammissibile. 

Quindi ad esempio se spendi 10.000 euro, ogni anno potrai vantare un credito di imposta di 2.200 euro per 5 anni. 

Tale importo va a diminuire in compensazione ciò che avresti pagato in tasse. 

Il Decreto Rilancio reintroduce la possibilità di cedere questo credito di imposta direttamente al fornitore o ad un ente terzo, comprese le banche. 

Con questo meccanismo è possibile davvero avere il fotovoltaico senza anticipare nulla

Sono già disponibili alcune Banche che hanno dichiarato di voler sostenere questa iniziativa. 

Di seguito alcuni link che potrebbero esserti utili:

È chiaro che ci devono essere delle condizioni per ottenere questo grande beneficio. Quali sono?

Superbonus con detrazione fiscale al 110 per cento: requisiti per ottenere il fotovoltaico praticamente gratis

Se ci conosci da tempo sai che basiamo i nostri ragionamenti su informazioni comprovate e da fonti attendibili. 

Di questo nuovo incentivo se ne parla in tutte le testate giornalistiche. 

Anche l’Enea segnala la definitiva attuazione dei cosiddetti Sisma e Super Bonus.

Partiamo quindi con le condizioni necessarie per ottenere l’ecobonus trasformato in Superbonus al 110 per cento anche per il fotovoltaico.

L'acquisto del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo deve far parte di un investimento più ampio

L’incentivo potenziato è dedicato in particolare a questi interventi principali:

  • all’isolamento termico delle superfici opache per oltre il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, il cosiddetto cappotto;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti termici centralizzati ad alta efficienza energetica come previsto dal decreto (pompe di calore, solare termico, etc.);
  • Interventi legati al sisma-bonus. La zona sismica 4 è stata esclusa (quella meno pericolosa).

“L’acquisto” del fotovoltaico e del sistema di accumulo deve essere combinato con almeno uno di questi tre maxi-interventi

Attenzione! L’impianto deve essere collegato alla rete elettrica. Ciò significa che gli impianti fotovoltaici ad isola sono esclusi.

Come dicevamo queste regole valgono anche per i condomini

Gli interventi devono riguardare principalmente le parti comuni. Inoltre, è fondamentale che gli impianti di climatizzazione invernale vengano sostituiti da impianti centralizzati.

Non solo, in tutti i casi puoi aggiungere colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Ottimo modo per sfruttare l’energia solare e accrescere l’autoconsumo. 

Ammontare complessivo degli interventi "trainanti"

Per beneficiare dell’Ecobonus al 110% non bisogna superare determinate soglie di spesa per ciascun intervento trainante. Andiamo per ordine.

Per il capotto termico:

 
  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti site all’interno di edifici plurifamiliari;
  • 40.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari.

Alcune considerazioni. Nel primo caso si parla di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti. Cosa significa? 

Ognuno deve avere il suo ingresso separato. Non ci devono essere parti in comune come garage, scale interne condivise o simili. 

Inoltre, gli impianti idraulici devono essere tutti autonomi. Ad esempio, non ci deve essere una caldaia centralizzata o sistemi simili in comune. 

Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale nei condomini:

La quota che trovi di seguito va moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

L’ammontare complessivo si ricava da queste condizioni: 

  • euro 20.000 da applicare ai fabbricati composti fino a otto unità immobiliari;
  • euro 15.000. Questa cifra va moltiplicata per gli edifici che hanno più di otto unità immobiliari, solo sulle unità eccedenti. 
Ad esempio, immagina di avere un edificio con 12 unità immobiliari. Come puoi calcolare l’ammontare complessivo in questo caso? 

Devi fare 20 mila euro per 8 e sommarlo a 15 mila euro per 4 (le unità in più rispetto alla soglia prevista).
 

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari:

 
  • La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000, per singola unità immobiliare.

Tieni conto che la detrazione spetta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Chi può chiedere la super-detrazione

I soggetti ammessi a questa forma di incentivo sono:

  • «Persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari». Quindi un soggetto Irpef.
  • Condomini;
  • IACP o in house company per l’edilizia sociale. Per tali soggetti il Superbonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2022;
  • Cooperative di abitazione;
  • Titolari di reddito d’impresa o professionale. Solo nel caso di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni condominiali;
  • Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni e società sportive dilettantistiche (limitatamente agli spogliatoi), organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri indicati dalla normativa;

Possono fare richiesta i transfrontalieri che possiedono l'immobile principale in Italia e producono il reddito all'estero?

Si, è stato chiarito che l'immobile principale è fonte di parte del reddito complessivo.

Naturalmente devono optare per la cessione del credito e/o lo sconto immediato in fattura. Vedi art. 2.1.7 - Circolare 30/E dell'Ade.

In linea generale deve trattarsi di un intervento su edificio domestico

Quindi sono escluse tutte le aziende e i capannoni delle imprese in generale. 

L’obiettivo primario è quello di incrementare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. Massimo due unità immobiliari, salvo alcune particolari eccezioni. 

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Inoltre, devi possedere, detenere o essere un familiare convivente di chi ha il titolo sull’edificio in questione.

Posso chiedere il Superbouns per la seconda casa?

Si, secondo il testo definitivo puoi beneficiare del Superbonus al 110 per cento sul fotovoltaico anche se lo installi su una seconda casa. In realtà non esiste più la condizione relativa alla prima o alla seconda casa. 

Ora il legislatore ha semplificato le cose. È stato posto solo il tetto massimo di due unità immobiliari per richiedente. A prescindere che siano prima o seconda casa. 

Comunque, non tutte le abitazioni possono essere oggetto di riconoscimento dell’ecobonus 110%. 

Infatti, queste categorie catastali restano escluse:

  • A/1 – abitazioni signorili;
  • A/8 – ville;
  • A/9 – castelli, palazzi di pregio storico o artistico.
Non confonderti, se hai una villa, con tutta probabilità non dovrai rinunciarci. 
Si, perché la norma specifica la categoria catastale da escludere, .
 
Non si tratta di ville comuni, ma hanno delle caratteristiche che le distinguono in modo particolare. 

Nella maggioranza dei casi le ville non rientrano in questa tipologia. Quindi per tutti quegli edifici è possibile avere il c.d. Superbonus. 
 

Mentre invece, nella maggioranza dei casi bisogna fare attenzione ad un aspetto spesso sottovalutato in Italia. I famosi abusi edilizi. Perché?

Attenzione agli abusi edilizi

Forse uno dei freni più importanti al Superbonus: gli abusi edilizi. Ma come indica anche il portale Lavori Pubblici, grazie al Decreto Semplificazioni-bis, questo problema si può superare. 

I tecnici asseveratori non sono più obbligati a produrre l’attestazione dello stato legittimo dell’immobile. Inoltre l’abuso edilizio non diventa più un ostacolo per la fruizione dell’agevolazione.

Ad ogni modo diverse aziende forniscono ai propri clienti un’autodichiarazione per liberarsi da eventuali responsabilità e rifarsi del credito che hanno acquisito alla conclusione dei cantieri senza preoccupazioni.

Se gli abusi sono eccessivi o troppo evidenti, nonostante il decreto semplificazioni, le imprese potrebbero comunque rifiutarsi di accettare la pratica per evitare rischi futuri. 

Ora ci chiediamo invece: quale dev’essere l’obiettivo da raggiungere con queste operazioni?

Questi interventi green devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche

Potrai accedere al Superbonus se nel complesso migliorerai l’edificio di almeno due classi energetiche. Questo andrà dimostrato tramite A.P.E. (attestato di prestazione energetica), prima e dopo gli interventi, nella forma di dichiarazione asseverata rilasciata da un tecnico abilitato.

Perché in forma di dichiarazione asseverata? Questa forma non fa altro che “appesantire” le responsabilità in capo al tecnico che emetterà l’attestato. Se sei un tecnico abilitato capirai che dovrai procedere con un’attenzione maggiore rispetto allo standard.

Se non è possibile fare il salto di due classi energetiche perché il tuo edificio ne ha già una elevata, devi riuscire ad arrivare almeno alla classe energetica più alta. 

Ecco come viene espresso nella guida dell’Agenzia delle Entrate:

...se non possibile in quanto l’edificio o l’unità familiare è già nella penultima (terzultima) classe, il conseguimento della classe energetica più alta.

Inoltre, per quanto riguarda il “capotto” termico, i tuoi tecnici dovranno dimostrare di aver utilizzato materiali isolanti che rispettino i requisiti minimi ambientali previsti dal decreto Ambiente 11 ottobre 2017. 

Considera poi che sia per l’isolamento termico che per gli interventi legati alla climatizzazione invernale bisognerà osservare anche altri requisiti minimi come previsto dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63.

Questo dovrebbe farti riflettere soprattutto sul fatto che dovrai affidarti realmente a personale competente, altrimenti potresti rischiare di generarti danni economici. 

La spesa ammessa del fotovoltaico non può superare determinate soglie

Come abbiamo indicato, l’impianto fotovoltaico deve essere acquistato contestualmente agli altri interventi principali.

Comunque, non deve superare la spesa massima di 2.400 euro per ogni kW. Nel caso invece di demolizione e ricostruzione dell’edificio la soglia è di 1600 euro al kW

In effetti non si tratta di un parametro così difficile da rispettare, anche perché rispecchia i costi medi di mercato di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

Nel complesso, la spesa massima ammissibile non può superare 48.000 euro. Questo importo si somma all’ammontare previsto sugli altri interventi. 

Ad esempio: se sostituisco il mio impianto di climatizzazione invernale e mi faccio installare anche l’impianto fotovoltaico, quale sarà l’ammontare della spesa massima che rientra nel Superbonus? 

Se il mio edificio fosse un’unità unifamiliare dovrei fare la somma di 30 mila euro più 48 mila euro. Dunque, la soglia diventa nel complesso 78 mila euro. 

Se poi decidi, e sarebbe piuttosto saggio, di installarti anche il sistema di accumulo devi aggiungere altre 48 mila euro. In tal caso arriveresti ad una spesa massima ammissibile di 126 mila. 

Unifamiliari: le spese devono essere sostenute dal 1°luglio 2020 al 31 dicembre 2022

Ecco, questa è la finestra temporale. Si tratta di circa due anni e mezzo. Forse in passato sei rimasto deluso per aver perso delle opportunità importanti. 

Non sei riuscito in qualche modo a beneficiare del Conto Energia, o magari non hai fatto a tempo a sfruttare la cessione del credito terminata alla fine del 2019.

Questa volta non sbagliare, informati per tempo e fatti seguire da tecnici esperti. Ma non aspettare all’ultimo minuto come fanno in tanti. 

Se le aziende installatrici sono sovraccariche dovranno necessariamente escludere qualcuno e potresti perderti nuovamente questa opportunità. 

Addirittura, alcuni operatori cominciano a pensare che in certi frangenti e a causa dell’elevata domanda, potrebbe diventare più difficile reperire il materiale per l’installazione.

Inoltre, secondo la legge di bilancio del 2022, almeno il 30% dei lavori dovranno essere eseguiti entro il 30 giugno 2022. 

Forse ti stai chiedendo, esistono altre forme di incentivo che accompagnano il fotovoltaico insieme al Superbonus?

Superbonus fotovoltaico al 110 per cento: è compatibile con altre forme di incentivo?

No, non è compatibile con nessun’altra agevolazione. Permettimi l’espressione: “e ci mancherebbe altro!” 

In realtà il tuo impianto fotovoltaico o il tuo sistema di accumulo non potrà godere di altre forme di incentivo.

Onestamente è del tutto comprensibile visto che praticamente te lo stanno “regalando”. 

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Per essere più corretti te lo pagherai con le tasse che altrimenti avresti dovuto versare allo stato. Può essere visto comunque come un acquisto ottenuto grazie al tuo lavoro. 

Quindi sicuramente il tuo approccio dovrà essere comunque piuttosto attento. Sono risorse a tua disposizione, ma non illimitate. Se lo farai potrai metterti al riparo dal vertiginoso aumento delle bollette di luce e gas.

Fino ad ora abbiamo analizzato le informazioni attualmente disponibili. Terremo questo articolo sempre aggiornato, così puoi tenerlo come punto di riferimento e rileggerlo ogni volta che ne avrai bisogno. 

In aggiunta puoi consultare il decreto rilancio che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. O ancora, puoi verificare gli aggiornamenti che trovi nella Legge di Bilancio 2022

Se hai scaricato il decreto-legge che abbiamo messo a disposizione cerca l’articolo 119, uno dei riferimenti più importanti su questo tema. 

Il Superbonus al 110% può coinvolgere anche gli accumuli dedicati al fotovoltaico?

I sistemi di accumulo possono rientrare in questa agevolazione. Onestamente non solo è una scelta intelligente, ma anzi dovrebbe essere una scelta obbligata. 

Questo perché lo scambio sul posto viene visto come incentivo (quindi incompatibile con il Superbonus). 

Infatti, tutto il tuo vantaggio dipenderà dal risparmio immediato che puoi ottenere dalla tua bolletta. Anche se dovrai stipulare un contratto con il Gse in regime di Ritiro Dedicato, il valore di ciò che immetti in rete è davvero poco. 

Con questo sistema recentemente il Gse sta pagando l’energia venduta a 0,04 € a kWh. Davvero poco rispetto all’energia che pago in bolletta, in questo periodo nel mercato tutelato la materia energia costa 0,53 € a kWh. 

Quindi le batterie per fotovoltaico sono sicuramente una scelta intelligente in questo contesto. Dopotutto, con il sistema di accumulo porti la tua indipendenza energetica fino al 75-80%.

Ma se ti avvarrai delle comunità energetiche già operative, potrai raggiungere il 100%. Dunque, per far rientrare anche lo storage fotovoltaico cosa devi considerare?

  • Il superbonus coinvolge i sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici e naturalmente agli interventi principali che abbiamo descritto;
  • Non è necessario che gli accumuli vengano installati contestualmente, l’installazione può essere fatta anche dopo;
  • Il limite di spesa è stato fissato a 1.000 euro per ogni kWh di capacità. E anche in questo caso i prezzi medi degli accumuli è più o meno in linea con quanto stabilito. Ma visto che ci sei ti consiglio batterie al litio ferro fosfato perché hanno durate maggiori;
  • La super-detrazione per gli accumuli è alle stesse condizioni e stessi limiti di importo per il fotovoltaico. 

Il chiarimento delle istituzioni

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la spesa massima ammissibile sull'impianto fotovoltaico si somma in egual misura con quella del sistema di accumulo. Questo significa che nel caso di installazione di fotovoltaico e con contestuale o successiva installazione dell'accumulo si arriva a un limite di 96 mila euro (48 per il fotovoltaico + 48 per il sistema di accumulo)

Adesso che hai un quadro completo della situazione, immagino che non vedi l’ora di organizzarti per migliorare il benessere della tua famiglia con opportuni interventi di efficientamento energetico. 

Quindi probabilmente ti chiedi: le norme sul nuovo ecobonus sono già efficaci?

Le norme sul Superbonus al 110% da applicare anche al fotovoltaico sono già efficaci?

Si ormai ci siamo. Anche se il decreto-legge è stato approvato, ed è stato ritoccato con il passaggio alle Camere per la conversione in legge, era ancora necessario aspettare che:

  • si indicassero i requisiti minimi di prestazione mediante decreto;
  • si fornisse la modalità di trasmissione delle necessarie asseverazioni;
  • ci fosse un provvedimento attuativo del direttore dell’agenzia delle entrate.
E anche questi passaggi sono stati finalmente ultimati. Dunque, è tutto assolutamente operativo.

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Nel frattempo, L’Agenzia delle Entrate ha provveduto una guida su questo particolare Ecobonus al 110%. 

Credo che se gli darai una lettura attenta potrà aiutarti ad avere un quadro più completo.

I controlli dell'Enea e dell'Agenzia delle Entrate

Tra gli aspetti interessanti che vengono spiegati, credo debba farti riflettere questa dichiarazione:

L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), per gli interventi di efficienza energetica, effettua controlli, sia documentali che attraverso sopralluoghi, per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per usufruire delle detrazioni.

Dunque, lato controlli sia l’Enea che l’Agenzia delle Entrate hanno un ruolo determinante. Alcuni pensieri che ci vengono in mente su questa citazione:

  • Ora più che mai è importantissimo sceglierti un’azienda che ha un’ottima reputazione non solo lato installazione o nell’esecuzione delle opere, ma anche nella gestione delle pratiche. Occhio che ora sarà anche il periodo ghiotto per tanti nuovi improvvisati;
  • Poi ti consigliamo vivamente di accettare il tuo “prezzo” da pagare. Di cosa si tratta? In pratica devi fare un vero e proprio “lavoro”. E cioè, faresti bene ad accertarti che tutti i passaggi per ottenere l’ecobonus 110% vengano seguiti scrupolosamente. Ci vuole sicuramente molta attenzione e anche un po’ di fatica mentale, ma ne vale decisamente la pena;
  • Infine, non preoccuparti eccessivamente, fallo in modo equilibrato, anche perché crediamo che questi controlli saranno a campione, altrimenti anche queste verifiche potrebbero diventare troppo onerose per lo stato.

Rimani collegato con noi, faremo diversi approfondimenti e pubblicheremo altri dettagli su questa misura storica per la riqualificazione energetica e per il fotovoltaico. 

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Domande frequenti superbonus e fotovoltaico

Link utili

In questa sezione puoi scaricare
la guida e le faq originali delle istituzioni preposte

Immagine di copertina, credits: fonte – shuttestock_1009692889 photo contributor Olivier Le Moal
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Luigi Schirru
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Sono un appassionato di fotovoltaico da più di 15 anni. Amo trasformare difficili informazioni tecniche in un linguaggio comprensibile a tutti. Tra le mie collaborazioni sono orgoglioso di quelle che ho avuto con: SunPower (con cui ho scritto alcuni articoli), aziende del gruppo E.ON, aziende del gruppo Enel